Mario Benzing nel 1933 con in braccio la figlia Anna

Mario Benzing nel 1937 in barca con i due figli Anna ed Enrico

Mario Benzing al Ponte delle Gabelle di Milano

Mario Benzing

Mario Benzing e la moglie Giovanna nel 1942

Mario Benzing e la moglie Giovanna nel 1956 a Milano davanti agli archi romani di piazza Cavour

Titta, la gatta di Mario Benzing

Mario Benzing davanti alla Borsa di Milano 
	negli Anni Cinquanta

crittore e traduttore di origine tedesca, Mario Benzing nacque il 7 dicembre 1896 a Como, dove la famiglia temporaneamente risiedeva, prima di fare ritorno a Milano. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò nella Sanità dell'Esercito italiano, passando poi al Corpo degli Arditi e al 5° Reggimento

Alpini; ferito in battaglia, ebbe occasione di conoscere Ernest Hemingway, anch'egli soldato della Sanità ricoverato a Milano (come narrato in "Addio alle armi"). Nel 1928 sposò Giovanna Raschi (con lui nelle foto qui a sinistra) ed ebbe due figli, Anna ed Enrico. Fra le due guerre, scrisse alcuni romanzi e diverse biografie di personaggi storici, quali Cleopatra, Messalina, la regina Cristina di Svezia. Come traduttore letterario, soprattutto dall'inglese, ma anche dal tedesco e dal francese, lavorò per varie case editrici, sovente firmandosi Mario Benzi, per obbligo di italianizzazione, come imposto dalle leggi del tempo. Tradusse oltre 80 volumi, spaziando su 55 autori di sette nazionalità.
Tra i pregi delle sue

traduzioni, alcune delle quali ancor oggi di riferimento e più volte ripubblicate, la particolare sensibilità nel rendere in versi italiani i frammenti poetici contenuti nei testi d'origine. Gli autori ai quali maggiormente si dedicò, in diversi casi come primo traduttore italiano, furono Joseph Conrad, Jack London, Rudyard Kipling, Arthur Schnitzler, Lewis Carroll, E.T.A. Hoffmann, Ehm Welk, Ferenc Herczeg, Pelham Grenville Wodehouse, Edgar Allan Poe, Herbert George Wells, David Herbert Lawrence. Studioso di lingue antiche del Vicino Oriente e degli oracoli caldaici, fu amico di vari intellettuali e artisti milanesi, tra cui il compositore Umberto Giordano. Suonava per diletto il pianoforte e il banjo a sei corde. Morì a Milano il 29 novembre 1958.


Notizie


 

Ripubblicato "Il padiglione cinese"
Torna in libreria un romantico capolavoro del 1903, "Il padiglione cinese" ("Beate und Mareile") di Eduard von Keyserling, ripresentato dall'editore Barbès di Firenze (distribuzione Rcs) nella sua prima traduzione italiana, quella di Mario Benzing (Elit, 1933), riveduta e commentata con un apparato di note. E' la storia di un amore, ovvero di un tradimento, ambientato tra i  castelli e le brughiere della Curlandia, nel cuore di un'aristocrazia baltica ad un tempo assetata di passione e consapevole della propria inesorabile decadenza.

 

 

Il carteggio inedito Benzing-Bemporad
La rivista "La fabbrica del libro", bollettino di storia dell'editoria italiana edito da Franco Angeli, pubblica sul numero 2/2008 un contributo sul carteggio inedito degli anni 1930-1935 tra Mario Benzing e l'editore Bemporad, rinvenuto presso l'archivio Giunti. Sono i documenti relativi alla prima traduzione italiana di "La faccia verde" di Gustav Meyrink e alle complesse trattative per la traduzione di "La scia del falco" di Sinclair Lewis (autore che, appena insignito del Nobel, per lo stesso editore un Cesare Pavese ancora sconosciuto e alle prime armi aveva da poco fatto conoscere in Italia). Il carteggio comprende poi le coraggiose (e inascoltate) proposte formulate da Benzing all'editore fiorentino: traduzioni di autori ebrei come Hergesheimer e Feuchtwanger, già messi all'indice dopo le Buecherverbrennungen naziste del 1934.

Il testo completo

 

 

Un ricordo a mezzo secolo dalla scomparsa
Nella Basilica di San Marco a Milano, il 30 novembre 2008, è stata celebrata da monsignor Luigi Testore una Messa in memoria di Mario Benzing, a cinquant'anni dalla scomparsa. Il "Milano Vocal Ensemble", diretto da Marco Berrini (qui a lato, foto di Roberta Chiesa), ha intonato pagine di Thomas Tallis ("If ye love me"), Charles Villiers Stanford ("Beati quorum via"), Franz Schubert ("Salve Regina", "Heilig, heilig, heilig" dalla "Deutsche Messe"), Josef Gabriel Rheinberger ("Bleib' bei uns", "Ave Regina coelorum"), Felix Mendelssohn ("Beati mortui").

 

 

 

Su "Conradiana" una significativa recensione del convegno di Pisa
Spende parole di alta lode, Todd K. Bender, professore di Letteratura inglese alla University of Wisconsin-Madison, nel recensire, sulla rivista "Conradiana" (volume 40, anno 2008, n. 1), gli atti del Convegno pisano del settembre 2004, raccolti nelle "Ugo Mursia Memorial Lectures" a cura di Mario Curreli.
"Taken together, – scrive Bender – the papers form a coherent whole and are of a high quality. All serious scholars of things Conradian will want to read this book. (...). This volume of essays is very even, coherent, and solid (...). The polyglot Polish officier in the British merchant marine, Joseph Conrad, as he sometimes called himself, would surely approve  of these attempts to place his work in a context which breaks out of narrow and parochial limitations".
Particolare plauso suscita in Bender la sezione dedicata alla ricezione italiana di Conrad: "The most interesting of these papers on Conrad and Italy is, perhaps, the contribution of Gian Mario Benzing concerning the translations by Mario Benzing, through which many Italians first learned to know Conrad."

Il sito della rivista

 

 

"Compagni segreti": un convegno a Milano su Conrad e i traduttori italiani
Ricorrono nel 2007 i centocinquant'anni esatti dalla nascita di Joseph Conrad. Nell'occasione, proprio nel giorno della probabile data di nascita dell'autore, il 3 dicembre, si è svolta a Milano una duplice rassegna, dal titolo "Compagni segreti": un convegno di studi su Conrad e i traduttori italiani; una rassegna di film ispirati alle opere del grande romanziere.
Il convegno, a cura di Marialuisa Bignami, è stato organizzato dall'Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Consolato di Polonia e l'Associazione dei Polacchi a Milano. Nella Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, il simposio ha radunato, dinnanzi a un folto pubblico, studiosi illustri, come Zdzisław Najder e Mario Curreli, e molti altri anglisti di fama. Tra gli interventi, quello della stessa curatrice, Marialuisa Bignami, che ha passato in rassegna le traduzioni conradiane di "Mario Benzi".
La rassegna cinematografica, curata da Giancarlo Grossini e ospitata al Cinema Mexico, dal 3 al 5 dicembre, ha proposto sei film di varie epoche. Tra  questi, una rarità, "La linea d'ombra" di Wajda. Nella serata inaugurale, per la proiezione di "Gabrielle", è stato ospite in sala lo stesso regista, Patrice Chéreau, negli stessi giorni impegnato alla Scala nella regia di "Tristan und Isolde".

Il programma della manifestazione

 

 

 

Gabriella Rovagnati analizza l'opera di Mario Benzing
Sul numero 36 (settembre 2007) della rivista "Testo a fronte" (edizioni Marcos y Marcos), Gabriella Rovagnati, docente di Storia del teatro tedesco all'Università degli Studi di Milano, pubblica un avvincente profilo biografico-letterario, intrecciando nella sua analisi la figura e l'opera di Mario Benzing:
"Per superare la linea d'ombra: omaggio a Mario Benzi(ng)".
La studiosa, recentemente insignita dal governo tedesco della più alta onorificenza per i meriti culturali, rileva con vigore, nella sua piena valenza, la figura del traduttore letterario, oggi tanto bistrattato; traccia un parallelismo tra l'opera di Benzing e quella di Lavinia Mazzucchetti; e infine si sofferma sulla restituzione di un autore a lei caro, quale Arthur Schnitzler, e in particolare sulla traduzione di La signorina Elsa.
"Un’opera narrativa estremamente impegnativa per il traduttore", sostiene Gabriella Rovagnati, "perché qui lo scrittore porta a perfezione la tecnica, da lui già sperimentata in precedenza, del monologo interiore che, basata com’è sulla libera associazione,  sfilaccia e frantuma di continuo il flusso narrativo. Anche nel caso di Schnitzler tocca a Benzing un merito particolare, perché questo autore, che oggi gode anche in Italia dei favori di un vasto pubblico, arrivò soltanto negli anni Sessanta del Novecento ad affermarsi nel nostro Paese e fu inizialmente tenuto in considerazione solo come drammaturgo".

L'indice della rivista

 

 

 

 

Positiva recensione sulla rivista "Culture"
La rivista "Culture - Annali del Dipartimento di Lingue e Culture contemporanee della Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Sudi di Milano", ha recensito gli atti del convegno conradiano svoltosi all'Università di Pisa nel settembre 2004, "The Ugo Mursia Memorial Lectures" a cura di Mario Curreli (edizioni Ets).
Nel commento di M. Bignami, un vivo apprezzamento dello schizzo bio-bibliografico su Mario Benzing raccolto nel volume:
"Inizio volentieri dal breve ma illuminante contributo del giornalista Gian Mario Benzing, 'An Early Italian Translator of Conrad's Works: Mario Benzing', dedicato alla vasta attività di traduttore (non solo di Conrad) di suo nonno, di origine tedesca e conosciuto alle stampe italiane come 'Benzi', perché forzosamente italianizzato".

Il testo dell'articolo

 

 

 

Il "Corriere della Sera" dedica un corsivo a Mario Benzing
Sul "Corriere della Sera" del 22 marzo 2006, nella rubrica "Cose dell'altro secolo", Franco Tettamanti, giornalista e scrittore, ha pubblicato un toccante ritratto di Mario Benzing. Il suo corsivo, intitolato "Benzing, il tedesco di Milano che ci fece conoscere l'America", rievoca con sobrietà e sensibilità
la vita e l'opera letteraria di Mario Benzing, ponendo in particolare risalto il suo rapporto con Hemingway. L'articolo appare ora nel volume "Cose dell'altro secolo", edizioni Arterigere, 2010.

 

Pubblicate le "Ugo Mursia Memorial Lectures"
Sono state pubblicate le "Ugo Mursia Memorial Lectures",  gli atti del Convegno internazionale che su Conrad si è tenuto all'Università di Pisa nel settembre 2004. Il volume, a cura del professor Mario Curreli, per i tipi della Ets, comprende ventitré interventi ripartiti in tre filoni tematici: Conrad e il mondo classico, il centenario di "Nostromo", la ricezione di Conrad in Italia.

 

 

 

 

La sede finale delle "Ugo Mursia Lectures" a Pisa: l'Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano

Contributo su Mario Benzing al convegno conradiano di Pisa
Si è tenuto all'Università di Pisa, dal 16 al 18 settembre 2004, un grande convegno internazionale dedicato a Joseph Conrad, con studiosi in arrivo da tutto il mondo. Tra gli interventi, anche un ricordo di Mario Benzing e della sua opera di pioniere nella divulgazione di Conrad in Italia.

Il testo dell'intervento                Il programma del convegno

 

Il professor Mario Curreli

Un intervento coraggioso
Uno studioso di Conrad, il professor Mario Curreli, già direttore del dipartimento di Anglistica dell'Università di Pisa, nella sua recensione alla nuova edizione Rusconi di "La linea d'ombra" di Conrad, stigmatizza, definendolo "ignobile", il comportamento dell'editore: che ha ripreso, allo scadere dei 75 anni di copyright, la versione di Mario Benzing senza citarlo quale traduttore.

La recensione

 

 

 


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